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Paul McGuinness: “Gli U2 sono come una squadra di calcio che vince sempre i Mondiali”

Inserito da on febbraio 13 – 13:24 | 988 visite

Paul McGuinness, indimenticato manager degli U2 dal 1978 al 2013, e oggi impegnato attivamente come produttore esecutivo della serie televisiva “Riviera“, è stato intervistato da Contactmusic nei giorni scorsi, soffermandosi, oltre che sul suo attuale progetto, sulla band che ha contribuito a rendere grandissima, grazie alle sue capacità manageriali.

Di seguito la nostra traduzione integrale delle parole di Paul McGuinness, intervistato da Kevin Palmer per Contactmusic:

Paul McGuinness paragona l’essere manager degli U2 con il dirigere una squadra di calcio. L’ex manager della band irlandese racconta com’è stato essere al centro dell’universo U2.

“Quando è l’iniziata l’avventura con gli U2, abbiamo sempre ritenuto che avremmo avuto successo, ma non sapevamo quanto sarebbe durato”, inizia McGuinness. “Ebbene, siamo nel 2019 e hanno appena concluso un altro tour sold-out che ha riscosso recensioni meravigliosamente positive”.

“Facevo difficoltà a trovare giornalisti in Irlanda disposti a parlare degli U2 agli inizi degli anni ’80, ma le cose sono cambiamente decisamente tanto tempo fa, e in pochi avrebbero creduto all’inizio a ciò che avremmo ottenuto”.

“Il mio compito con la band era di sviluppare una serie di affari da poter consentire a loro di crescere e realizzare la meravigliosa musica che continuano a creare. E poichè il loro successo aumentava continuamente, quel mio tipo di controllo non è mai cambiato”.

“Quando ora vado a un concerto degli U2, posso vederlo con una prospettiva differente. Sono solo un ospite ora, e mi piace esserlo”.

“Continuo a frequentare molto Bono, Edge, Larry e Adam perchè tutti abbiamo casa a Nizza, e sarò sempre il loro più grande fan. Questo non cambierà mai”.

Insieme al loro duraturo successo, gli U2 hanno sempre dovuto fare i conti con le critiche, e McGuinness sintetizza in modo poetico quel fenomeno curioso:

“La metterei così: è come avere una squadra di calcio che vince la Coppa del Mondo ogni quattro anni: quanto sarebbe noioso?”, continua poi, “La gente si domanderebbe: perché non può vincere qualcun altro? E credo che ci sia un sentimento del genere nei confronti degli U2″.

“Nonostante la negatività che a qualcuno piace diffondere, ci sono ancora migliaia di persone in attesa di comprare i biglietti per vederli dal vivo, ogni volta che annunciano un tour, e la cosa potrebbe continuare ancora a lungo”.

McGuinness prova a sminuire il suo merito per l’implacabile successo degli U2, nonostante i critici musicali potrebbero offrire una versione alternativa degli eventi, rispetto a quella fornita da quest’uomo irlandese affascinate e intelligente.

“I grandi manager possono avere successo solo se hanno i clienti giusti, e io sono stato fortunato ad avere i migliori clienti in assoluto”, afferma McGuinness, che ha lasciato gli U2 nel 2013, dopo il loro 360° Tour che battè tutti i record.

“Ero un assistente regista di piccoli film e ho lavorato molto nella pubblicità televisiva negli anni ’70, quando ho iniziato a fare i primi passi nel mondo della musica e mi hanno presentato gli U2. Sono passati più di quaranta anni, è incredibile se ci pensi”.

“Sono stato il loro manager per 36 anni ed è stato meraviglioso. Abbiamo avuto veramente grande successo, ma ci siamo anche divertiti molto. Poi alla fine dell’ultimo tour che ho prodotto, ho deciso di dimettermi dalla mia carica. Volevo fare qualcos’altro, e passare più tempo nella mia casa nel sud della Francia. Non c’era alcun problema con la band e ci parliamo ancora regolarmente, ma era il momento migliore per me per andare via e fare cose differenti”.

All’età di 67 anni, questo affascinante imprenditore aveva tutto il diritto di fermarsi e riflettere su una vita vissuta alla grande, dopo aver terminato la sua avventura con gli U2. Ma ora sta vivendo un nuovo sogno, dopo che ha contribuito a creare la serie di successo di Sky AtlanticRiviera“.

L’ispirazione di McGuinness, e l’affascinante cast guidato dalla meravigliosa Julia Styles, hanno creato una vera e propria festa per gli occhi degli spettatori, nel dramma basato sul losco mondo del commercio d’arte, e mescolato a intrigo, seduzione, affari malavitosi e un tocco salutare di romanticismo tagliente.

“Da ragazzo la mia ambizione era di diventare manager sia di una grande rock band che di un film, e ora che sto producendo “Riviera” per Sky, credo di aver raggiunto entrambi gli obiettivi”, aggiunge McGuinness, che è produttore esecutivo di uno show che ha raggiunto record di spettatori per Sky, quando è stata trasmessa la prima stagione nel 2017.

“Lasciare il mio ruolo di manager degli U2 per me non ha mai rappresentato il termine della mia vita professionale. Non è esattamente il modo in cui io intendo il lavoro. La parte della mia vita relativa agli U2 sarà sempre qualcosa a cui guarderò con orgoglio, ma tre decadi e mezza sono parecchio tempo da dedicare a un progetto, e così, quando ho deciso di porvi termine, ho avuto l’opportunità di lavorare ad altre idee”.

Riviera è il progetto che mi soddisfaceva di più. Ho una grande passione per il sud della Francia, e ho sempre voluto fare un film o uno show televisivo da queste parti. Sky Atlantic ci ha messo a disposizione una piattaforma per lo show che volevamo, e noi li abbiamo ripagati con numeri da record di spettatori”.

“Riteniamo che la seconda stagione sarà un passaggio in avanti rispetto alla prima, poichè avremo più seduzione e gioventù sul set questa volta, e sembra veramente che stiamo facendo qualcosa di speciale. Non vedo l’ora di vedere la serie finita. Sarà spettacolare”.

Riviera” tornerà su Sky Atlantic a maggio.

 

Fonte © Contactmusic

Foto in evidenza © Collins Photo agency

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