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Critiche agli U2

Inserito da on settembre 20 – 08:00 7 Comments | 1.235 visite

“Songs of Innocence” è appena uscito ed è già stato criticato da più fronti. Neanche il tempo materiale per ascoltarlo, per conoscere le nuove undici canzoni, per capirne il significato ed i motivi per cui gli U2 hanno fatto certe scelte, che ogni sorta di critica è stata riportata sui vari mezzi di comunicazione. Questo fatto non solo mi perplime, ma mi manda letteralmente su tutte le furie.

Molto criticata è stata la mossa della Apple di rendere l’album scaricabile gratuitamente agli utenti di i Tunes; operazione che, per quanto discutibile, rimane un’evoluzione rispetto al passato e che permette a milioni di persone in tutto il mondo di ascoltare, senza spendere denaro, musica nuova. C’è anche chi si è preso la libertà di scrivere che Songs of Innocence è privo di contenuti e per questo criticabile..che manca The Edge (che durante la realizzazione dell’album sia andato a prendere un caffè o una birra??), il cui “tocco” è emblema degli U2. Sarà che io non ne capisco nulla, ma il nuovo album mi piace moltissimo, perché sono fan degli U2 e non solo. Perché trovo che ogni canzone mi trasmette emozioni diverse, perché sono parole dirette, che arrivano dritte al cuore con suoni puliti, dove riconosco sempre tre strumenti fondamentali: chitarra, basso e batteria. Non importa in quale proporzione, io so che gli U2 sono quattro singole persone, artisti di livello elevato, e che tutte hanno contribuito e soprattutto deciso consapevolmente che impronta dare al loro nuovo lavoro. Stiamo parlando di professionisti, tra i più seri che io abbia ascoltato nel panorama della musica internazionale. Le loro scelte possono non essere condivise, ma non criticabili, e a quel punto basta non ascoltarli e non comprare i loro album. Trovo davvero pessimo farne delle critiche, in particolare da parte di coloro che si ritengono fan o che dicono di ascoltarli da trent’anni. Chi rimane ancorato ai ricordi vive nel passato. Grazie a Dio la vita va avanti, scorre imperterrita ora dopo ora, ma c’è chi forse non vuole accettarlo. Nessuno di noi è la stessa persona di ieri, figuriamoci di dieci, venti o addirittura trenta anni fa. Abbiamo un dono che è stato conquistato duramente nei secoli: la libertà di parola; usiamola senza abusarne, consapevoli che è un diritto da preservare, non un’arma per dare suono alla voce.

Provo stima per tutti coloro che hanno un sogno e lo perseguono fino alla sua realizzazione. Provo stima per quei quattro ragazzi di Dublino che sono partiti da una passione (per la musica) e sono riusciti a diventare una band, hanno dimostrato di avere le capacità per andare avanti, NONOSTANTE le critiche e le bocciature, e ad arrivare dove sono ora..hanno creduto in ciò che facevano, creduto di arrivare a persone comuni, creduto di saper trasmettere le loro idee, i loro pensieri ed esperienze personali, senza paura di perdere successo o popolarità. Amo la musica degli U2, ascolto le canzoni che più mi piacciono, quelle che mi fanno stare bene o che rispecchiano me stessa in un particolare momento. Tutto il resto non conta, la musica esalta l’anima; quella che per un qualche motivo non suscita emozioni non è musica sbagliata, solo non è adatta alla persona che l’ascolta, come un vestito che sta stretto o un paio di scarpe che fanno male ai piedi.

In Songs of Innocence mi lascio cullare dalla splendida voce di Bono, bella come non mai, a testimoniare che la voce, a differenza del corpo, non invecchia. Per chi vuole rimanere ancorato al passato, credo sia vero che non sia la stessa che aveva a vent’anni, semplicemente perché, a parer mio, è diverso il suo modo di cantare, molto più avvolgente e suadente e sempre inconfondibile.

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