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U2: dedica al padre

Inserito da on marzo 2 – 09:30 | 3.540 visite

La vita è fatta di grandi emozioni e a generarle spesso sono cose imprevedibili, a cui non si può dare una spiegazione sensata. A volte, purtroppo, la vita ci pone davanti ad eventi tristi, agli addii, ad esempio. Salutare una persona cara che se ne va genera un’ emozione fortissima, un dolore che solo il tempo attenua, ma non cancella del tutto. I contorni sbiadiscono, il distacco, così come il lutto, viene elaborato, lasciando in noi il puro ricordo della persona che fisicamente non è più al nostro fianco, ma è nel cuore e nei pensieri.

Anche nella vita degli U2 ci sono stati grandi e dolorosi distacchi..dalla morte della madre di Bono avvenuta ancora prima che si formasse la band, alla morte di loro cari amici e poi ancora la morte di Bob Hwson nel 2001..Conosciamo tutti a memoria “Sometimes You Can’t Make On Your Own” e sappiamo in quale circostanza è stata scritta..perdere un genitore, un fratello, un amico caro è una delle sofferenze più atroci che possa toccarci..il distacco fisico da chi ci è stato accanto per anni e ci ha amato è talmente grande da non poter essere espresso da semplici parole..Bono è riuscito a trasmetterci e coinvolgerci nel suo dolore al punto da riconoscere in quei versi le nostre singole storie condivise con qualcuno che oggi non è in questo mondo. Penso al lutto che tanti oggi stanno vivendo, a chi ieri ha ricordato, o domani ricorderà, l’anniversario di nascita del proprio padre, di colui che ha fatto da mentore e da colonna portante per il proprio figlio e per la propria famiglia. A chi non c’è più verranno rivolte preghiere, pensieri, canzoni, come nel caso degli U2, che non hanno età, che non invecchiano con il tempo, ma rimangono immortali come il ricordo di colui o colei che è andato via prima di noi. A volte sembra che non si è detto abbastanza alla persona che se n’è andata, quasi come se si volesse avere ancora una frazione di minuti per dire un altro”ti voglio bene” o “scusa”, oppure “hai ragione”..credo che i minuti e le parole non basterebbero mai se si potesse sapere quando è l’ultima volta che si vede qualcuno di veramente importante per noi. La perdita della persona amata lascia un vuoto fisico e psicologico incolmabile, ma riempirlo di musica, di amici, di altri cari è il modo per rendere meno atroce il distacco. Gli U2 ci sono vicini anche in questo, anche quando bisogna dire un addio a denti stretti, quando si vorrebbe parlare direttamente con Dio e chiedergli il perché chiama a sé individui splendidi che nella vita terrena sono gemme preziose..certo, una risposta divina sensata (forse) non arriva..ma arriva la risposta della musica, racchiusa in quelle canzoni che scaldano il cuore, come quelle degli U2, che ci fanno sentire parte di un’unica immensa famiglia con cui, uniti, ogni giorno condividiamo le nostre personali esperienze.

Ad Alessandra ed Angelino, a Federico e Rita.

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