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Elogi al bassista

Inserito da on settembre 14 – 09:00 | 1.207 visite
All’interno di una band ognuno di noi  identifica il personaggio a cui vorrebbe assomigliare maggiormente, quello che, se mai capitasse, vorremmo sostituire durante un concerto o una prova, perché le sue doti sono quelle che avremmo sempre voluto avere. Spesso, come è capitato a me con gli U2, si rimane letteralmente folgorati dalla bravura del cantante, da quella sorta di saltimbanco che occupa la scena in modo quasi totalitario, che salta, si dimena, incita il pubblico a ripetere i ritornelli delle canzoni per renderlo partecipe a 360 gradi, proprio come l’ultimo loro indimenticabile tour. Un cantante, Bono, la cui voce la si riconoscerebbe tra mille altri cantanti riuniti insieme per una qualsiasi campagna umanitaria come è già capitato in passato. Ma per fortuna, nella band non c’è solo il cantante. Una band, la nostra band, ha il privilegio e l’onore di comprendere altri tre fantastici personaggi, ognuno con un suo ruolo, un vero e proprio lavoro che svolgono con altrettanta  passione. Fino a pochi mesi fa non mi ero mai chiesta quanto importante fosse il ruolo del bassista. Sarà perché Adam è un uomo riservato, pacato, quello che, quando l’osservi ha sempre il sorriso sul volto, come a dire: “bene, questo è il suono giusto, sta andando tutto alla grande”. Non è quasi mai al centro dell’attenzione, ma sempre disponibile a fare autografi e a stare in mezzo ai fan nelle uscite pubbliche. Lui, che come gli altri ha lasciato le luci dei riflettori quasi interamente a Bono, è il pilastro musicale della band. E’ colui che detta il ritmo e, insieme alla batteria rappresenta il muro portante dell’intera struttura, senza i quali rimarrebbe solo un grande silenzio. Per assurdo, il bassista è un batterista con strumenti a corde il cui fine ultimo è badare al suono con una meticolosità quasi maniacale, per avere un’estrema precisione ritmica dell’esecuzione.

Nessuna delle canzoni degli U2 sarebbe ciò che è senza il basso, anzi, senza Adam, la sua precisione, la sua compostezza ed eleganza come persona. Sarebbe un pò come una torta al cioccolato senza cioccolato.

Presa da questo interesse per il suono del basso, mi sono addentrata nei meandri delle basi musicali, quelle degli U2, ovviamente. Ed ho scoperto il 4U2 brand, creato da Andrea Perego (meglio conosciuto come “Anx”), chitarrista, con la passione, naturalmente, per la band irlandese. Andrea, tra esibizioni e sostituzioni in diverse U2 Tribute Band, suona da anni nei 4u2, che abbiamo avuto modo di conoscere ed apprezzare per aver partecipato al concorso “Beautiful Cover” ed essersi classificati al terzo posto. La sua passione per la musica lo ha portato a creare un suo brand, che ripropone la musica degli U2 in modo estremamente preciso, cercando di avvicinarsi il più possibile all’originale.

Avete mai ascoltato “New Year’s Day” senza le parole, ma solo di basso? Ecco a voi cosa si otterrebbe:

(CLIKKA IL LINK QUI SOTTO RIPORTATO)
http://www.4u2brand.com/new-years-day-drum-bass/

Ora chiudete gli occhi e a questa base immaginatevi che Bono sia lì, accanto a voi a cantare questo memorabile pezzo…buon sogno!

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