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SPECIALE ZOOROPA: ZOOROPA

Inserito da on ottobre 15 – 10:00 | 847 visite

Suoni distorti e confusi, rumori e un ronzio di sottofondo. Stiamo camminando per le strada di una città (europea sicuramente) e sentiamo questi rumori. Pian piano poi cominciano ad accendersi luci, neon e cartelloni pubblicitari. Tutto è sfavillante, tutto brilla eppure la città continua ad essere tetra. Questi suoni si fanno più intensi, si sente qualche nota di piano e una chitarra distorta emerge da una “fanghiglia” sonora.

Continuiamo a camminare e ci si fanno incontro 4 uomini dall’accento irlandese vestiti con vistose uniformi tra il viola ed il blu: sono gli U2 che ci spiegano che siamo capitati dentro Zooropa.

Zooropa è un continente immaginario…o forse no. E’ l’Europa che all’inizio degli anni novanta doveva essere tanto unita ed invece non era mai stata così divisa da guerre e divergenze economiche.

A quel punto Edge parla e con voce distorta chiede: “Cosa vuoi?”

“(Che cosa vuoi?)

Zooropa… Il progresso attraverso la tecnica
Zooropa… Sii tutto ciò che puoi essere
Sii un vincente
Mangia per dimagrire

Zooropa… Un tipo di bianco più verso l blu
Zooropa…Potrebbe essere tuo stanotte
Siamo delicati e verdi
E perfettamente puliti

Zooropa… migliore da progetto
Zooropa… vola i cieli amichevoli
Per mezzo dell’ applicazione della scienza
Abbiamo quella cerchia di confidenza….”

 

Bono ci parla per mezzo di famosi slogan pubblicitari (davvero un colpo di genio questo) mentre ci guida in questo tetro continente/città.

Per concepire questa canzone bisogna considerare che lo stesso Bono e The Edge si sono ispirati a romanzi futuristici, al mondo di Blade Runner (per stessa ammissione del cantante): un futuro molto prossimo quindi.

Zooropa è l’emblema anche della nuova idea di spettacolo degli U2: musica e tecnologia che lavorano in tandem.

La canzone è tanto fredda e “cibernetica” quanto oscura e luminosa: è un paradosso quest’ultimo ma è così.

A questo punto Bono ci confessa che è smarrito ma anche che arrivato a questo punto vuole vedere dove lo porta lo smarrimento perché a volte “l’incertezza può essere la luce guida”:

“E non ho bussola
E non ho mappa
E non ho ragioni
Nessuna ragione per tornare indietro

E non ho religione
E non so cosa è cosa
E non conosco il limite
Il limite di cosa abbiamo ottenuto

Non preoccuparti piccola andrà tutto bene
Hai le scarpe giuste
Per camminare fuori nella notte
E’ freddo fuori ma illuminato bene
Evita i sotterranei
Andiamo in superficie
Metti la tua testa fuori dal fango piccola
Pianta fiori nel fango piccola
Sulla terra”

Prendo un passo da “U2 dentro al cuore” di Niall Stokes per cercare di spiegare meglio lo spirito di Zooropa, per capire come gli U2 ad un certo punto hanno fatto si che “Zooropa” fosse veramente reale come dice Bono:[…] Stavamo per inaugurare una specie di mondo alla Bladerunner. Tutto inizia con un gran sfavillio di luci intermittenti al neon, mentre appaiono due personaggi. C’è quella immagine di “overground”. Era un periodo in cui erano tutti “indie”, grigi e monotoni… Erano tutti “underground”. L’overground era un po’ come uscire alla luce sfavillante della città moderna. E’ un luogo fantastico in cui vivere, camminare per città moderne come Houston o Tokyo. L’idea era uscire fuori in un mondo del genere, abbracciarlo, diventarne parte.”

Ecco la chiave di lettura fondamentale per comprendere Zooropa: si parte dal tetro e dall’incerto dopodiché questi due fattori vengono elaborati dalla persona e si giunge ad un altro stato mentale perché a quel punto si accetta il fatto di essere smarriti e si cerca la via migliore per integrarsi in questa o quella situazione e infine comprenderla.

Abbiamo detto “stato mentale”. Si, si tratta di mente. Come ha dichiarato Bono alla fine degli anni ’90 Zooropa è un disco cerebrale che fa parte di una sorta di “trinità terrena” secondo le sue parole: Achtung Baby è un disco per il cuore, Zooropa è per la mente, Pop è per lo spirito. Con queste tre chiavi di lettura si comprendono gli U2 degli anni ’90.

“Nessun particolare nome di luogo
Nessuna canzone precisa
Mi stavo nascondendo
Da cosa mi sto nascondendo?

Non preoccuparti piccola andrà tutto bene
L’incertezza può essere una luce guida
Io sento voci, voci ridicole
Fuori nella scia
Andiamo, andiamo in superficie!
Metti la tua testa fuori dal fango baby

(Lei sognerà
Il mondo dove vuole vivere
Lo sognerà fortemente)”

 

Negli ultimi versi compare la solita figura femminile che è sullo sfondo di molte canzoni degli U2 mentre ormai a questo punto si vuole “mettere la testa fuori dal fango” ed accettare e comprendere ciò che ci circonda.

Ancora una volta viene ribadito il valore del sognare.

Sentiremo sempre voci ridicole ma possiamo e dobbiamo sognare il mondo in cui vorremmo vivere.

 

Curiosità

Zooropa è frutto di un sapiente collage degli U2: la seconda metà della canzone è frutto di alcuni soundcheck registrati prima degli show dello ZOOTV tour assemblati poi in studio con la prima metà di canzone realizzata durante le sedute a Dublino con il fidato Flood che con uno dei suoi colpi di genio ha creato la intro di questa canzone così ghiacciata, scintillante, metallica ed eterea.

La canzone non è stata suonata molte volte durante le leg conclusive del tour che abbracciò gli anni 1992 – 1993 ma è stata ripescata a sorpresa per le ultime due leg del 360° Tour dove è stata suonata in versione ridotta (vengono tagliati circa 2 minuti).

Infine concludiamo parlando del testo che si chiude con un curioso cenno ad “Acrobat” poi viene esplicitamente usato di nuovo “dream out loud”, “sognare più forte”.

Bono ci dice ancora quanto sia importante sognare.

Foto in evidenza | Anton Corbijn

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