U2 contestati: ‘Bono paga le tasse in Irlanda’
Altro che fame nel mondo e battaglia per cancellare il debito dei paesi poveri. Secondo il gruppo Art Uncut, gli U2 avrebbero trasferito gran parte dell’attività economiche della band dal’Irlanda in Olanda per pagare meno tasse: per dimostrare tutta la loro indignazione, gli attivisti avrebbero scelto il festival di Glastonbury, megahappening musicale il programma dal 22 al 26 giugno a Pilton, in Inghilterra, dove i contestastori esporranno lo striscione con la scritta “Bono salda il conto” con l’intenzione di rendere nota la notizia al mondo ma non di interrompere la performance.
I motivi del dissenso, riporta l’agenzia TMNews – per quanto l’azione sia del tutto legale – starebbero nel fatto che l’evasione priverebbe l’erario irlandese di risorse cruciali per tenere in piedi lo stato sociale. “Bono dice di preoccuparsi dei paesi in via di sviluppo – spiega un comunicato dell’associazione ripreso dal tabloid britannico ‘Mail on Sunday’ – ma, allo stesso tempo, gli U2 portano avanti con avidita’ una chiara politica di evasione fiscale. Noi mostreremo il vero impatto che tutto cio’ ha sugli ospedali e le scuole in Irlanda. Chiunque seguira’ la nostra protesta si convincera’ che Bono deve pagare le tasse”.
La risposta di Paul McGuinness, storico manager della band. “Gli U2 – ha dichiarato – sono un fenomeno internazionale e dunque pagano le tasse a livello globale. Circa il 95 per cento degli affari della band sono portati avanti al di la’ dei confini irlandesi e percio’ il gruppo paga differenti tasse in tutto il mondo”.
Fonte // Rolling Stones