U2 The Joshua Tree Tour 2019

Setlist, articoli, video e foto del tour degli U2 in Oceania e Asia del 2019

Approfondimenti

Articoli che analizzano e raccontano la band, un tour, un progetto musicale extra U2, una collaborazione con altri artisti dal vivo, una canzone, una tematica, un album, e il pensiero dei fan

Songs of Experience

Tutte le notizie sull'album degli U2 pubblicato il primo dicembre 2017

U2 Experience + Innocence Tour

Setlist. articoli, video e foto del tour a supporto di Songs of Experience

Extra

Articoli su tutto quello che riguarda gli U2 NON a livello musicale (attivismo, ONE, (RED), impegno nel sociale, vita privata)

Home » Approfondimenti, Tutte le news sugli U2

RECENSIONE: “The Name Of Love” – Testi commentati di Andrea Morandi

Inserito da on settembre 1 – 14:00 | 1.984 visite

Parlare di U2 non è così facile come sembra. O meglio: è facile parlarne male e fare chiacchiere superficiali “da bar”.

Andrea Morandi invece è uno scrittore che ha approfondito l’argomento.
Giornalista e critico musicale (scrive ad esempio per LaRepubblica e Ciak) ha pubblicato il suo libro “The name of love” nel 2009 nel quale ha ripercorso la storia degli U2 album per album, canzone per canzone, testo per testo come nessuno aveva mai fatto.

Esistono pubblicazioni di testi tradotti ma non commentati.

Quando ho letto il suo libro ho avuto la sensazione di leggere un romanzo: egli ha scomposto minuziosamente ogni canzone e testo per analizzarli ed il tutto scorre magnificamente, grazie alla storia dei quattro dubliners di album in album.

E’ stato un vero e proprio atto d’amore nei confronti degli U2 da parte dello scrittore.

E’ un libro maturo, ricco di spunti e riflessioni che spaziano dalla musica al cinema, dalla Bibbia all’arte: proprio come fa Bono nei testi.

Libro maturo dicevamo di un uomo che oltre ad amare la band irlandese ha compreso a pieno il significato dell’opera degli U2.

Morandi crea nel libro una impostazione da film sebbene si possa leggere anche non seguendo l’ordine prestabilito.

Il film inizia in una Dublino in bianco e nero alla fine degli anni ’70 con quattro ragazzi che vogliono far musica. Quei ragazzi sono Paul Hewson (Bono), David Evans (The Edge), Adam Clayton e Larry Mullen Junior.

Il filo conduttore della “pellicola” è chiaramente la perdita della madre di Bono che influenzerà sempre alcuni testi nel corso degli anni.

Dalla Dublino dei primi anni ’80 con gli U2 alla ricerca della loro identità irlandese con i primi 4 album (Boy, October, War e The unforgettable fire) Andrea Morandi sposta lo sguardo sul “periodo americano” col il loro successo mondiale di ‘The Joshua Tree’ e il successivo “Rattle & Hum”.

“Fine primo tempo” potremmo dire.

Il “Secondo tempo” inizia in una grigia Berlino nel 1990.

Gli U2 sono pronti per il nuovo decennio ma capiscono che devono rinnovarsi: è la rivoluzione si chiama ‘Achtung Baby’ e ‘Zooropa’.

Così come gli U2 si rinnovano e si evolvono anche lo stile di scrittura di questi capitoli cambia con Andrea Morandi che si muove abilmente tra gli innumerevoli cenni alla filosofia, all’arte e alla religione che ci sono in questi 2 album dei primi anni ’90.

Quando arriviamo nel 1997 ci troviamo di fronte a ‘Pop’, album che ha sempre diviso l’opinione pubblica sugli U2 con due correnti di pensiero: c’è chi lo ritiene un capolavoro assoluto e chi lo liquida come spazzatura. Andrea Morandi non perde tempo a schierarsi da una parte o dall’altra ma si dedica ad una sapiente e attenta analisi dei testi che alla fine risulteranno essere tra i più belli degli U2, ma lui con le sue considerazioni ce lo lascia intendere da subito.

Arriviamo nel primo decennio del 2000 che è riempito da 3 album degli U2 (All that you can’t leave behind, How to dismantle an atomic bomb e No Line on the Horizon). Prosegue l’analisi sapiente di Morandi anche in questi capitoli fino ad arrivare alla fine del film, che dopo aver attraversato tutti i continenti, si chiude a Beirut in Libano (ambientazione dell’ultima traccia di No Line on the Horizon, ovvero Cedars of Lebanon). Nei titoli di coda passano varie immagini della band dagli inizi ad oggi con in sottofondo ‘Wake up dead man’, ultima traccia di Pop e capitoletto finale del libro.

Libro piacevolissimo che porta una ventata di freschezza nel panorama delle pubblicazioni che riguardano gli U2. E’ un libro che non mi sento di consigliare solo ai fan poiché è talmente completo e ben fatto che anche chi è solo curioso e vuole approfondire può farlo benissimo leggendo le pagine di questo libro.

Ricordiamo inoltre che il libro “The Name of Love” è stato tradotto per un’uscita in Polonia.

E’ davvero un onore che una “penna” italiana abbia firmato un tale lavoro che rende onore alla rock band più grande di tutti i tempi.

Per chi di voi volesse acquistare l’edizione italiana del libro U2 “The Name Of Love” può clikkare il link qui in basso riportato:

IBS | internet bookshop

E voi cosa ne pensate?

Tags: , ,

UA-23020968-1